Il Gheppio, il falchetto delle nostre campagne

Il piccolo grande rapace dei nostri prati.

Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, magari durante una passeggiata in campagna, di imbattersi in un piccolo falchetto incredibilmente immobile nel cielo. Questa particolare tecnica di volo è chiamata "Spirito Santo" ed è la modalità di caccia preferita del Gheppio (Falco Tinniculus). Grazie all'aiuto del vento e a rapidi colpi d'ala, il piccolo rapace riesce a stare sospeso nello stesso punto, dal quale con la sua potente vista individua le prede sul terreno sottostante.
Grazie alla sua elevata capacità di adattamento, che lo ha portato ad insediarsi anche in aree estremamente antropizzate, il gheppio è il rapace più diffuso in Europa. Il suo areale è vastissimo, come già detto, comprende tutta l'Europa ad eccezione dell'Islanda e nell'estremo Nord dei paesi Scandinavi, in Asia ed in Africa con popolazioni sia sedentarie che migratrici.
Il dimorfismo sessuale in questa specie è molto evidente. La femmina ha dimensioni maggiori del maschio e la coda è di colore bruno-rossastro striata di nero. La coda del maschio è di colore grigio con una banda nera all'estremità e la testa è di colore grigio a al contrario della femmina.

Gheppio Parco della Piana

Il gheppio è sicuramente il rapace che ho fotografato maggiormente. Non è raro imbattersi in esemplari estremamente confidenti, che permettono di avvicinarsi anche a pochi metri, cosa quasi impossibile con altri rapaci. Anche i giovani molto spesso si rivelano più confidenti e facili da avvicinare. Questa estate a Pratomagno (AR) siamo riusciti ad osservare e fotografare a pochi metri un gruppetto di giovani gheppi, impegnati a cacciare cavallette. I giovani rapaci, involati da poche settimane, affinavano le tecniche di caccia in un territorio ricco di prede. Ad un certo punto uno di loro si è fermato accanto a me a pochi metri, immobile nel cielo, nella tipica posizione dello spirito santo. I nostri sguardi si sono incrociati per qualche secondo dopodichè si è gettato a terra per poi ripartire con una grossa cavalletta tra le zampe.

Sembrava quasi che, quel giovane gheppio, volesse mostrarmi quanto imparato dai genitore e che ben presto sarebbe diventato un formidabile cacciatore!

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