La Lontra, il mammifero più raro dei corsi d’acqua italiani, regina dell’Oasi di Persano

L'Oasi di Persano è una zona umida di importanza internazionale secondo la Convenzione di Ramsar.

Gli anni 70 sono stati molto importanti per la salvaguardia della fauna Italiana, le campagne di sensibilizzazione e l’approvazione di nuove leggi hanno permesso una ripresa del patrimonio faunistico senza precedenti. Negli ultimi anni si parla sempre più spesso del ritorno del Lupo (Canis lupus italicus) che dai 100 esemplari stimati del 1976 è arrivato agli oltre 2000 del 2016.

A fine anni 70 si provò a salvare un altro mammifero: la Lontra (Lutra lutra), appertenente alla famiglia dei mustelidi, è molto sensibile all’inquinamento e alla competizione con l’uomo. Anche se ancora molto diffusa in Europa è stata inserita dall'IUCN nella categoria di minaccia NT-Near Threatened (quasi a rischio).

In Italia, dopo il grande declino tra gli anni ‘70 e ’80, la specie è in ripresa, gli avvistamenti di questo elusivo mammifero si sono moltiplicati e si stimano tra i 260 e 600 esemplari.

In tutta la penisola sono stati censiti diversi nuclei stabili ma, ahimè, tutti frammentati. Quelli più attivi sono nel centro-sud, mentre quelli minori legati alla Toscana meridionale (Maremma) e l'alto Lazio (fiumi Fiora, Farma, Merse, Albegna, lago di Burano) e l’Abruzzo (fiumi Orta, Orfento, Vella) non sono stati più rilevati dal 2013. Nel nord sono continui gli avvistamenti di esemplari che arrivano dall’Austria e ci si aspetta in futuro un rientro di esemplari anche dalla Svizzera.

Fra il 2002 e il 2004 è stata accertata la presenza di un nucleo in Molise che si è ricongiunto con quello Abruzzese attraverso il fiume Sangro. I due nuclei principali sono confinati lungo i corsi d’acqua che si estendono tra Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria.

Dove fotografare questo elusivo mammifero?

Molte segnalazioni arrivano dal torrente Tanagro alla confluenza del fiume Sele, ma il luogo per eccellenza per poter fotografare la Lontra è tramite i capanni fotografici dell’Oasi di Persano.

L'Oasi di Persano nacque nel 1980, fu la prima oasi WWF del meridione e la Lontra fu inserita nel logo come simbolo dell’Oasi. Il parco, circa 110 ettari di cui 70 occupati dall'acqua, è parte integrante della Riserva naturale Foce Sele-Tanagro.

La fauna è unica nel suo genere, le specie aliene non hanno ancora soppiantato quelle autoctone, infatti è molto facile fotografare la Tartaruga d'acqua dolce, una grande quantità di anfibi (rospi e rane) e molti uccelli tra cui aironi, sgarze, svassi, nitticore, cormorani e numerosi rapaci tra cui il falco pescatore, il nibbio reale e il nibbio bruno.

I capanni sono rivolti a nord, la luce è favorevole al mattino mentre al pomeriggio sono tutti in controluce. La frequenza assidua di fotografi naturalisti si fa notare per le migliorie ai capanni, infatti quasi tutte le strutture hanno feritoie basse per poter scattare stupende foto a livello dell’acqua.

Consiglio di visitare l’oasi in primavera durante il periodo di corteggiamento degli Svassi maggiori, infatti è possibile realizzare delle foto davvero suggestive come potrete vedere dalle gallerie fotografiche di Alfonso Roberto Apicella.

Alfonso, è un giovane fotografo campano, vincitore del premio foto dell’anno 2017 AFNI Campania. Le sue foto documentano il ritorno della lontra e l’ottimo stato di salute dell’oasi.

Ciao Alfonso, è ormai da tempo che seguo l’Oasi di Persano. Sono molto affascinato da questo raro mammifero. Ci racconti la tua prima volta con la Lontra, simbolo dell’oasi?

Ho cercato la Lontra tra Campania e Basilicata per molto tempo, le sue tracce lungo i fiumi campani si trovano facilmente ma incrociarla di persona è ancora un raro privilegio che pochi possono raccontare. Quel giorno ero arrivato alle prime luci dell’alba ed ero seduto al capanno 4 dell’Oasi di Persano assieme ad una coppia di appassionati. La mattinata passa nel silenzio più assoluto, in una contemplazione del fiume e della sua vita che prosegue tranquilla come il suo scorrere. Alle 11:00 circa la coppia va via ed uno dei due esclama “Secondo me questa della Lontra è solo una leggenda, sono 20 anni che vengo all’oasi e non l’ho mai vista!”. Passano appena 5 minuti e a pochi metri dal capanno incrocio per pochi secondi due occhi minuscoli; resto pietrificato, è veramente lei? Subito si immerge mostrandomi prima il dorso e poi la coda per poi sparire nella quiete del fiume. Non c’erano dubbi che fosse lei, troppo diversa dalla Nutria, e l’immersione veloce di dorso è stata una gradita conferma, ero felice, avevo visto l’invisibile Lontra. Quei momenti resteranno sempre impressi nella mia memoria. 

Dopo quel primo avvistamento sei riuscito a fare diverse foto ma c’è una sessione fotografica che ha sancito una sorta di record, ci racconti cosa sei riuscito a immortalare?

Dopo il primo incontro sono stato ripagato molte volte. L’emozioni non sono mancate, ricordo ancora quando ho potuto osservarla cacciare e poi consumare il pasto proprio avanti al capanno. L’Oasi di Persano ormai non regala più avvistamenti singoli, è facile vedere “le lontre” giocare e anche accoppiarsi. Una delle ultime uscite mi ha regalato l’incontro di ben 5 lontre intente ad uscire dal canneto in fila indiana per entrare in acqua. Era una grandiosa cucciolata. Si credeva fino a poco tempo fa che fosse un animale solitario, poco sociale. Si è scoperto da studi recenti che i nuclei familiari restano tali anche dopo il primo anno, e tutto ciò è facile da verificare a Persano.

Grazie mille per le due gallerie che i nostri lettori possono ammirare nell’articolo. Complimenti per il premio foto dell’anno 2017 AFNI Campania. Ci potresti raccontare la genesi della foto e cosa rappresenta per te questo riconoscimento?

Grazie di cuore, è un vero piacere condividere i bei momenti trascorsi all'Oasi con Voi. Neanche a farlo apposta questa foto l'ho realizzata mentre ero appostato in attesa della Lontra. Prima dell'alba ero già immobile e mimetizzato in un tratto di Fiume del Cilento dove in precedenti ricerche ho trovato tantissime spraint di Lontra (gli inconfondibili escrementi lasciati ai bordi o in mezzo ai fiumi sulle rocce più comode). L'atmosfera era incredibile, nebbia ovunque, uno scenario emozionante, così decido di abbandonare per una mezz'oretta il mio appostamento per dedicarmi a questo paesaggio. Cambio obiettivi e faccio varie prove di scatto, dopodiché attendo paziente un soggetto dinamico che completasse il tutto, passa un airone cenerino orizzontalmente all'inquadratura, un germano reale nella direzione dell'obiettivo ma troppo vicino, dopodiché questi tre cormorani in formazione escono dalla fitta nebbia e mi regalano un’ottima immagine che rendesse un po’ l'idea dello spettacolo vissuto quella mattina.

Sono molto felice per questo bel riconoscimento, grazie all'Afni Campania, ma soprattutto ad Antonella Taddei che ha organizzato questo concorso durato un anno. Ogni mese tante bellissime immagini si sono sfidate per la "Foto del Mese", tanti i Fotografi di Natura Campani che vi hanno partecipato. Una giuria, composta da eccezionali fotografi Italiani, ha scelto una tra le 12 "Foto del Mese" decretando la vincitrice. Non posso che esserne molto contento. 

Ti ringraziamo per la tua fantastica testimonianza e ti auguriamo tanta “buona luce” per il futuro. Dove possono seguirti i nostri lettori? 

Ringrazio e saluto tutti i membri di wildperegrine, e vi auguro di incontrare presto anche voi questo stupendo ed elusivo mammifero. Potete seguirmi su wildforever.it oppure su facebook.

Afni Campania 2017 Alfonso Roberto Apicella

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