Arriva l’autunno ed è tempo di bramito

Da metà settembre a metà ottobre nei nostri boschi va in scena uno spettacolo unico e particolare.

Ogni anno si aspetta con ansia l’appuntamento autunnale per eccellenza, il bramito del Cervo (Cervus elaphus). Un verso gutturale riecheggia nei boschi dell’appennino e delle alpi, un avvertimento per i rivali che è possibile ascoltare a lunga distanza.

Il mio primo bramito è stato nello spettacolare contesto del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dove ogni anno organizzano a fine settembre il censimento del cervo. Grazie al bramito e al suo ascolto è possibile determinare la popolazione dei Cervi presenti nel parco. Il metodo fu provato per la prima volta in Norvegia (Langvatn 1977) per poi essere usato nel casentino. Il censimento è fatto di notte quando i cervi sono più attivi. Lo spettacolo è suggestivo ed emozionante.

Per chi non ha mai ascoltato un bramito, durante il censimento, mi fu detto che il verso del cervo maschio è simile a quello di un gorilla minaccioso, ed effettivamente la descrizione rende bene l'idea ed incute un certo timore. Oltre al bramito è possibile ascoltare dei forti colpi, ma non sono da arma da fuoco, semplicemente è il forte rumore che viene dallo scontro delle grandi corna ramificate dei maschi.

Alla fine della stagione degli accoppiamenti, per restare sempre vigili sul loro harem, i maschi arrivano esausti, alcuni, addirittura, muoiono per il grande sforzo.

Non è necessario partecipare ad un censimento o andare in giro di notte per godere di questo stupendo spettacolo naturale. Anche di giorno, passeggiando per un bosco, è possibile ascoltare il bramito e rimanerne affascinati.

In Italia è possibile ascoltare il bramito in vari posti: alle porte di Torino nel PARCO NATURALE LA MANDRIA (Piemonte), PARCO REGIONALE PANEVEGGIO-PALE DI SAN MARTINO (Trentino), PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO (Lombardia e Alto Adige) dove è più facile osservare gli scontri tra i cervi, PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI (Veneto), PARCO REGIONALE DEI LAGHI DI SUVIANA E BRASIMONE (Emilia Romagna), PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI (Emilia Romagna e Toscana), PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, LAZIO E MOLISE (Abruzzo, Lazio e Molise), FORESTA SETTE FRATELLI (Sardegna).

Bramito 2016 Pasquale Sannino

I fotografi naturalisti aspettano con ansia questo periodo, è il mese in cui è più facile vedere i maschi di cervo con il palco al massimo dello splendore. Infatti, finita la stagione degli accoppiamenti, i maschi si separano dalle femmine e scompaiono nel fitto dei boschi per tutto l’inverno.

Per approcciarsi al bramito occorre studiare un po’ il territorio. Biogna individuare la zona in cui le mandrie pascolano; è facile individuare il forte odore lasciato sul campo. Il gruppo esce dal bosco all’imbrunire, quindi è al tramonto il momento migliore per capire dove passeranno la notte il gruppo di cervi.

Una volta individuato lo spiazzo possiamo andare via e fare ritorno poco prima dell’alba. È importante arrivare di notte senza spaventarli ed appostarsi in un angolo della boscaglia utilizzando un semplice telo mimetico (possibile acquistarlo su amazon). A questo punto si aspetta il sorgere del sole. È settembre inoltrato, e se di giorno fa ancora caldo, le notti (almeno sull’appennino) sono molto umide e fredde, quindi è bene coprirsi.

Durante la notte, nel buio più profondo, è facile sentire i cervi a due passi dal rifugio. È capitato di sentire il bramito a pochi metri e il loro odore, di pelliccia umida e ammuffita, è forte ed intenso.

Al sorgere del sole si hanno poco più di due ore per portare a casa gli scatti dei cervi. Infatti, i nostri amici ungulati, verso le 9 del mattino, per i più fortunati verso le 10, rientrano nel bosco per tutto il giorno.

La fortuna è una componente fondamentale, ma è possibile, in ogni situazione, portare a casa degli scatti significativi. Capita spesso che le condizioni metereologiche non siano eccezionali, pioggia o nebbia riducono la visibilità eliminando l’effetto che la gold hour può apportare alle nostre foto. In questi casi, con un pò di fantasia ed ingegno, è fattibile relaizzare delle foto particolari e d’effetto anche in condizioni di luminosità non ottimali. È possibile giocare con un contrasto elevato in modo da immortalare la silhouette del cervo mentre bramisce oppure utilizzare la nebbia per avere un effetto spettacolare del re del bosco.

Non mi resta che augurarvi tanta fortuna, noi di wildperegrine.com ci stiamo già preparando per il prossimo bramito.

Buona luce e buon bramito.

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