Endemismi Italiani, due Anfibi tutti nostri!

Sull'Appenino centrale alla ricerca del Geotritone Italiano e della Salamandrina dagli occhiali.

Durante i primi giorni di primavera, quando il clima si fa più mite, i primi anfibi cominciano ad uscire dal proprio giaciglio invernale per dare inizio ad un nuovo ciclo riproduttivo. Proprio in questi giorni piovosi abbiamo deciso di andare per la prima volta alla ricerca di queste affascinanti creature. È sempre preferibile scegliere un giorno umido e piovoso per cercarli, difficilmente escono dai propri rifugi se è bel tempo ed il clima è asciutto.

La fauna Italiana comprende 46 specie di anfibi, fra di esse ben 14 sono endemiche, cioè si possiamo trovare esclusivamente sul territorio Italiano. Con molta fortuna siamo riusciti ad incontrare e fotografare due di questi particolari endemismi: il Geotritone Italiano e la Salamandrina Perspicillata o Salamandrina dagli Occhiali Settentrionale.

Il Geotritone Italiano (Speleomantes italicus è una piccola salamandra terrestre di colorazione variabile dal bruno al rossastro con macchie che vanno dal marrone al rossiccio sul dorso. Endemica dell'Italia appenninica settentrionale e centrale, questa specie si differenzia dalle salamandre per le zampe palmate, fatto assai strano perché il Geotritone Italiano non si riproduce in acqua come la maggior parte degli urodeli. Una sua particolarità è la respirazione cutanea, il Geotritone Italico infatti è sprovvisto di polmoni e respira attraverso la pelle. L'habitat ideale di questo anfibio sono le grotte, ma in particolari condizioni climatiche lo si può osservare anche nei boschi (come ad esempio nel nostro caso, ne abbiamo rinvenuti tre esemplari in un bosco dell' Appennino Centrale).

 

L'Altro endemismo italiano che abbiamo avuto il piacere di osservare e fotografare è la Salamandrina Perspicillata detta anche Salamandrina dagli Occhiali Settentrionale o Salamandrina di Savi.

Questa salamandra è molto simile alla Salamandrina Terdigitata, Per un certo periodo si è creduto che fosse un'unica specie, soltanto nel 2005 è stata appurata, dopo approfonditi studi genetici, la separazione in due specie distinte. La Salamandrina dagli Occhiali settentrionale è chiamata così per via della macchia chiara a forma di "V" posta sopra la testa, che ricorda appunto la forma di un paio di occhiali. L'anfibio presenta il dorso nero e ruvido ed una coda lunga e stretta, ma la caratteristica più affascinante di questa specie, secondo il mio parere, è il ventre maculato che usa come monito per i predatori. Il carattere distintivo della specie è rappresentato dalle quattro dita a differenza degli altri Urodeli che ne presentano cinque.

La Salamandrina Perspicillata è diffusa dalla Campania del Nord fino alla Liguria e la si può osservare ad altitudini comprese fra i 200 e i 1000 metri. Il suo habitat ideale sono boschi di caducifoglie con ricchi sottoboschi attraversati da ruscelli limpidi, nei quali depone le uova nel periodo della riproduzione.

La Salamandra Dagli Occhiali Settentrionale come gran parte degli anfibi viventi è molto rara e minacciata dalla perdita di habitat, dal cambiamento climatico e dall'introduzione di predatori, quindi se vi capiterà di poterla osservare, vi raccomando di trattarla con rispetto e di maneggiarla sempre con guanti o con le mani bagnate, come si dovrebbe fare con tutti gli anfibi.

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