Apuane, un paesaggio da mozzare il fiato

Fotografare le Apuane è una cosa assolutamente non banale. Ogni fotografo di paesaggio ha nel proprio immaginario, quando si parla di fotografia e montagna, quasi esclusivamente le Dolomiti, almeno per quanto riguarda il territorio italiano.

La realtà sulle Apuane è un po' diversa. Bisogna camminare molto e ricercare alcune particolari condizioni climatiche dal momento che questi monti sono meno accessibili. Vanno conosciuti particolarmente bene per riuscire a catturare scene mozzafiato.

Nel corso degli anni ho camminato e vissuto questi monti attraverso tutte e quattro le stagioni, sono stati la mia palestra fotografica e anche mentale.

Nel mio approccio alla fotografia, il contatto intimo con il luogo e la natura che mi circonda è tutto. Torno più e più volte sul punto prefissato per lo scatto che ho in mente, finchè non raggiungo la consapevolezza di essere entrato perfettamente in sintonia con tutto quello che mi circonda.

Fotografia per me è anche il superamento delle paure o degli ostacoli. Ricordo quando, per riuscire a fotografare una determinata scena, sono rientrato di notte in solitudine (non per pazzia, ma per mia scelta) dopo un cammino di due ore nel bosco.

La post produzione è parte integrante della mia visione fotografica. Non deve essere mai eccessiva e deve rappresentare sempre la scena originale. Non ha senso stravolgere o aggiungere particolari inesistenti, snaturerebbe assolutamente la mia idea di fotografia, che prima di tutto è esperienza personale e dopo rappresentazione reale.

La lotta eterna tra escavazione e paesaggio accompagnerà queste montagne per ancora molto tempo. Mi è capitato più volte di camminare su una superficie, tornare nuovamente in quel medesimo punto e trovarla asportata, a 10 o 20 metri più in basso. Sono esperienze sicuramente particolari.

Le Apuane sono chiamate anche "Giardino d'Europa". Una ricchezza floristica dovuta ai numerosi fattori che caratterizzano in maniera unica questa zona. Essa si sviluppa in un’area di circa 50 km di lunghezza per 23 di larghezza, e che da sola conta circa il 30% dell’intero patrimonio floristico italiano (registrate sulle Apuane 1.784 specie delle 5.929 presenti in Italia). Inoltre, può vantare la presenza di circa una trentina di piante endemiche, ovvero che crescono esclusivamente sulle montagne delle Apuane, e purtroppo alcune a rischio causa estrazione marmo.

A novembre intraprenderò il corso di Guida Ambientale Escursionista e spero di riuscire a contribuire a far conoscere i luoghi più segreti delle Apuane, a far ammirare splendidi tramonti in vetta con vista sul mare, ad accompagnare chiunque vorrà vivere un'esperienza su dei luoghi incredibilmente belli ma fragili.

Adesso sta per cominciare uno degli spettacoli più incredibili che si possono vivere di ottobre in una faggeta, ovvero il foliage, e anche sulle Apuane questo spettacolo non manca!

“In tutto il cerchio dell'anno non ci sono giorni così deliziosi come quelli di fine ottobre, quando gli alberi sono quasi spogli nel cielo mite e le foglie rosse riempiono la strada, e si può sentire il respiro dell'inverno sia al mattino che alla sera. Nessun altro periodo è così calmo, così teneramente solenne, e con una tale mitezza riverente nell'aria..” (Alexander Smith)

3 thoughts on “Apuane, un paesaggio da mozzare il fiato

  1. Bello il tuo articolo, anche io dalla scorsa primavera mi sono innamorata di queste montagne e non ne posso più fare a meno. Hanno un qualcosa, una magia che entra nel cuore, nella testa, nelle viscere e non ti abbandona più. Complimenti per le foto!

    1. Grazie Francesca per il tuo commento e per i complimenti!

      Sono felice che ti sia innamorata di questi monti, hanno bisogno di essere conosciuti e protetti di più dal momento che purtroppo sono ogni giorno sotto attacco di ruspe, mine, seghe e fili diamantati.

      Un saluto

      Emanuele

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