Costa Rica, Pura Vida!

Si stima che in Costa Rica viva il 5% circa delle specie esistenti, oltre 500.000 specie distribuite su un territorio grande come il nostro Piemonte e la nostra Lombardia.
Il Costa Rica offre 26 parchi nazionali e oltre 160 riserve biologiche, oltre il 25% del territorio è zona protetta, un record a livello mondiale.
La ricca biodiversità del Costa Rica è distribuita in zone che differiscono notevolmente l'una dall'altra per clima, umidità e temperatura, come foreste pluviali impenetrabili, foreste temperate tipiche degli altopiani e le due coste Pacifiche e Caraibiche che offrono foreste tropicali e di mangrovie.
Questa incredibile diversità racchiusa in uno stato dall'estensione decisamente contenuta, ha prodotto un numero elevato di endemismi e reso il Costa Rica un paradiso da un punto di vista naturalistico.

Diario di un viaggio fotografico in Costa Rica

Il nostro viaggio inizia dalla capitale, San Jose, dalla quale ci spostiamo rapidamente per raggiungere gli altopiani di montagna del Parco nazionale di Los Quetzales.
Il clima cambia rapidamente, raggiungiamo i 3000 mt circa di altitudine, la foresta diventa piu secca e la temperatura decisamente piu bassa, di notte le temperature sono prossime allo 0 mentre durante il giorno intorno ai 10 gradi.
Questo è l’ambiente ideale per l'avvistamento del Quetzal, uno degli obiettivi di questo viaggio fotografico.

Ci sistemiamo nel Paraiso Quetzal lodge, una struttura perfettamente integrata nell'ambiente circostante che mette a disposizione diversi piccoli lodge in legno dall'impatto ambientale decisamente molto basso.
Il lodge è immerso nella foresta ed offre giardini meravigliosi ricchi di insetti, fiori e piante che meriterebbero da soli lunghe sessioni di macro fotografia, la nostra attenzione viene però subito catturata dalle terrazze panoramiche con vista sulla foresta.
Il panorama meraviglioso che ci troviamo davanti si arricchisce ulteriormente da un numero incredibile di colibrì che imperversa come uno sciame sui vari fiori presenti sulle terrazze.
Questi colibrì sono molto confidenti, abituati alla presenza dell'uomo, si riesce a fotografarli anche con uno smartphone.
Sistemato il bagaglio nel lodge che ci è stato assegnato ci spostiamo nuovamente nelle terrazze ed iniziamo ad effettuare qualche scatto.

Ho montato sulla reflex il 500mm ma ho fatto fatica a far stare i soggetti nel frame in quanto questi sono molto vicini e si spostano molto velocemente.
In questo contesto focali che superano i 400 mm risultano utili per i ritratti, mentre obiettivi come 70-200, 300 e 100-400 sono le focali migliori per riuscire a ottenere uno o piu soggetti in volo, o soggetti ambientati.
Alla fine della sessione abbiamo identificato e fotografato almeno 4 diverse specie di colibrì, alcune di queste vivono solo negli altopiani, il Colibrì Golaflammea (Panterpe insignis), il Colibrì orecchieviola talassino (Colibri thalassinus) e il Colibrì Talamanca o Colibrì ammirevole (Eugenes spectabilis).
Grazie al supporto di una guida locale (messa a disposizione dalla struttura) abbiamo raggiunto nel pomeriggio un punto di osservazione nella foresta, ben protetto, dove è stato possibile osservare e fotografare una coppia di Quetzal (Pharomachrus mocinno) in nidificazione.
In perfetto silenzio e a distanza di sicurezza per non disturbare, è stato possibile osservare ed effettuare qualche scatto sia al maschio che alla femmina.É stata una grande emozione.
Ritornati alle nostre terrazze abbiamo continuato ad effettuare scatti ai colibrì, sempre numerosi, con le ultime luci del giorno e con enorme sorpresa un altro bellissimo esemplare di Quetzal maschio viene a posarsi su un albero nelle vicinanze e ne approfittiamo per altri scatti.

La mattina seguente, alle prime luci, decidiamo di fare colazione in un famoso ristorante della zona, da Miriam’s Quetzals. Questo ristorante offre una terrazza con vista sulla foresta e grazie ad una bellissima mangiatoia, allestita dal locale, è possibile osservare e fotografare innumerevoli specie di uccelli (oltre 20 specie diverse identificate in appena due ore) mentre si assapora una tazza di caffe. Questo è uno degli aspetti che più mi ha colpito del Costa Rica, la maggior parte dei ristoranti dispone di mangiatoie grazie alle quali è possibile fare birdwatching ma anche bird photography. Non è possibile non notare l’attenzione che il locale riserva agli appassionati di birdwatching e bird photography, guide per il riconoscimento degli uccelli sono a disposizione e moltissime foto di qualità stampate e appese alle pareti. Preparatevi ad una colazione ricchissima, gallo pinto (piatto tipico, riso con fagioli), uova strapazzate, banane cotte, succhi di frutta fresca spremuta e caffe a volontà.

Lasciamo l’altopiano per spostarci in una zona umida e dal clima decisamente più caldo (30 gradi) situata vicino al confine fra Costa Rica e Nicaragua, Boca Tapada.
In questa zona il lodge Laguna del Lagarto ci ospita per un’altra fantastica sessione fotografica.
La strada che dall'altopiano ci porta verso la zona di Boca Tapada attraversa un altro parco nazionale, il Braulio Carrillo National Park.
Lo scenario è incredibile anche qui, la vegetazione ai lati della strada è talmente fitta che non riesci a vedere fra un albero e l'altro, una muraglia verde alta come un palazzo di dieci piani che cinge entrambi i lati della strada.

Il lodge Laguna del Lagarto è circondato dalla foresta pluviale, una struttura eco-friendly in legno, qui l'ambiente è molto caldo e molto umido.
Nelle ore centrali della giornata la luce è molto dura e la temperatura decisamente alta per poter effettuare qualche scatto, l'orario migliore va dalle 6 fino alle 8.30 del mattino e poi nel tardo pomeriggio a partire dalle 16.
Il lodge offre una splendida terrazza rialzata con vista sulla foresta dalla quale abbiamo effettuato le nostre sessioni fotografiche, è presente una mangiatoia allestita dal lodge ma è possibile esplorare la foresta e muoversi in autonomia.
Ho inizialmente montato il treppiedi ma alla fine ho preferito scattare a mano libera, si creano situazioni fotografiche praticamente ovunque e capita più volte di dover saltare da una posizione all'altra. In questo scenario ho scattato principalmente con il 500mm, ci si puo spostare senza problemi per ridurre la distanza e l'angolazione migliore anche con focali inferiori senza infastidire gli uccelli, non sono minimamente disturbati o infastiditi dalla presenza umana.

Costa Rica, Nicola Zannino

La Laguna del lagarto è un paradiso tropicale, riusciamo a identificare e fotografare anche qui diverse specie, fra queste i bellissimi Pappagalli cappuccini (Pyrilia haematotis), almeno tre specie di Tucani (Ramphastos ambiguus, Ramphastos sulfuratus, Pteroglossus tprquatus), la grande Ara verde (Ara ambiguus), diverse specie di Honeycreepers (Chlorophanes spiza, Cyanerpes cyaneus) e altrettante di Tanagers ( Thraupis episcopus, Tangara larvata), ma la lista potrebbe continuare!
Nel pomeriggio la nostra guida ci ha portato in una zona non distante dal lodge dove è stato allestito un capanno dal quale abbiamo potuto effettuare scatti (con treppiede in questa occasione) alle due specie di avvoltoio presenti nella zona, l'Avvoltoio nero (Coragyps atratus) che è la specie più comune e l'Avvoltoio reale (Sarcoramphus papa).

Lasciamo la zona di Boca Tapada per tornare nei pressi del Braulio Carrillo National Park, la nostra base è il Tirimbina lodge and Rainforest center, una magnifica struttura immersa nella foresta nonchè un centro di ricerca sulla biodiversità del Costa Rica. Percorriamo le strade in auto sempre con la massima attenzione con macchina e teleobiettivo pronti all'uso, la possibilità di incontrare alcuni mammiferi come il Bradipo tridattilo (Bradypus variegatus), il Coati (Nasua narica) o scimmie come ad esempio la Scimmia ragno (Ateles geoffroyi) è molto alta.

In questa ultima parte del viaggio visitiamo le cascate del toro, il percorso che porta vicino alla cascata passa attraverso splendidi giardini botanici con fiori e piante meravigliose e l'immancabile foresta pluviale pronta a rubare ogni spazio poco curato del giardino.
Oltre a fiori di rara bellezza si possono ammirare diverse specie di Colibrì fra cui il Falcetto codabianca (White-tipped Sicklebill) e il Colibrì succhiafiori collobianco (Florisuga mellifora). Con un po di fortuna si possono incontrare anche qui il Coati (Nasua narica) e il Bradipo tridattilo (Bradypus variegatus) oltre a diverse specie di farfalle fra cui la Blue Morpho (Morpho helenor) e diverse specie di serpenti come la Vipera dalle ciglia (Bothriechis schlegelii).
Spendiamo il nostro ultimo giorno con una guida che ci accompagna all’interno della foresta nei pressi del Braulio Carrillo national park, la foresta pluviale offre una quantità di esseri viventi incredibile fra insetti, rettili e anfibi.

Riusciamo ad ammirare e fotografare diverse specie fra cui il Gufo dagli occhiali (Pulsatrix perspicillata) e il Pipistrello bianco dell’Honduras (Ectophylla alba), un chirottero che durante il giorno dorme sotto le foglie di palma.
Riusciamo inoltre a passare qualche ora nel giardino della casa della guida, molto vicina alla foresta, nella quale ha allestito una splendida mangiatoia. In poche ore riusciamo a realizzare alcuni fantastici scatti ad altre specie che finora non eravamo riusciti ad ammirare, due specie di Oropendole, Orependola di Montezuma (Psarocolius montezuma), Oropendola testa di castagna (Psarocolius wagleri) e l'Aracari dal collare (Pteroglossus torquatus). Oltre alle diverse specie di uccelli, riusciamo ad ammirare e fotografare (con molta fortuna) il Basilisco piumato (Basiliscus plumifrons), un magnifico Scarabeo Ercole (Dynastes hercules) ed un altro mammifero molto difficile da avvistare di giorno ma che per nostra grande fortuna aveva scelto di andare a dormire su un albero poco distante da noi, il Kinkajou (Potos flavus).

Si conclude così, dopo 7 giorni circa, il nostro viaggio fotografico in Costa Rica.
Le moltissime specie fotografate e ammirate in cosi pochi giorni, i colori e la ricchezza della vegetazione della foresta pluviale confermano e superano le aspettative che ci eravamo creati.
Torno già col pensiero alle fantastiche camminate all'interno della foresta pluviale dove ogni centimetro pullula letteralmente di vita, con l'idea magari di tornarci, un giorno, solo per dedicarmi a insetti, anfibi e alle meravigliose farfalle che non sono riuscito a fotografare....
Blue Morpho, la prossima volta non mi sfuggirai!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.