L’inverno ad Hokkaido

Un viaggio fotografico nella magia dell'inverno Giapponese.

Febbraio 2019, Inverno boreale.

Le prime cose che ti colpiscono quando percorri le strade dei parchi naturali di Hokkaido sono gli spazi aperti apparentemente sconfinati ed il silenzio. L’isola di Hokkaido contiene diverse zone naturali protette che sono a tutti gli effetti paradisi per il fotografo naturalista. L’occasione, di solito, ti si presenta sin da subito quando dall’auto che ti porta dall’aeroporto all’albergo, alzando lo sguardo, vedi diversi nibbi bruni sorvolare le pianure ai margini della strada e appoggiarsi tranquilli sugli alberi tra le case. Ad Hokkaido, i rapaci e gli altri animali non temono l’uomo e si fanno osservare e fotografare senza particolari problemi. I laghi ghiacciati, in inverno, sono un punto di riferimento per trovare le diverse specie che popolano i parchi in questa stagione.

Sul lago Kussharo si è catapultati nella suggestiva atmosfera creata dal vapore delle fonti di acque bollenti, qui i cigni selvatici si immergono e stazionano in gruppo nelle parti dove il ghiaccio si scioglie. I cigni sono chiassosi e molto gelosi dei loro spazi, non è difficile vederli mentre si beccano per contendersi il cibo o spiccare il volo tutti insieme. Il lago ghiacciato di Furen è invece meta di centinaia di rapaci, attirati, bisogna dirlo, dal bottino dei pescatori locali . Decine di magnifiche Aquile di Steller (Haliaeetus pelagicus) combattono con le più piccole ma sempre imponenti Aquile coda bianca (Haliaeetus albicilla). Lo spettacolo è unico ed è divertente vedere tutti insieme nibbi, aquile e temerari corvi che cercano di approfittare dello scompiglio.

Spostandosi sulla penisola di Notsuke, un istmo ai lati di una laguna ghiacciata, si viene catapultati in una sorta di safari invernale. Volpi e mandrie di cervi Sika (Cervus nippon) affollano la laguna e, se si è fortunati e nevica, le immagini possono essere davvero uniche e suggestive. Rimasti colpiti dalla maestosità di un’aquila di Steller non si può fare a meno di vederle in azione sul ghiaccio flottante sul mare nella baia di Rausu nella penisola di Shiretoko. Qui a bordo di un peschereccio locale rompighiaccio è possibile avvicinarsi alle aquile ed è impressionante nella luce dell’alba vederle in azione in tutto il loro splendore. La parte finale di questo diario di viaggio fotografico ad Hokkaido è destinata alle magnifiche Gru della Manciuria (Grus japonensis) viste a Tsurui. Questo incredibile uccello possiede un fascino ineguagliabile. Sebbene sia di grandi dimensioni, la Gru sembra muoversi come una ballerina leggera ed aggraziata. Il manto bianco candido, le punte delle ali nere e la testa rossa la fanno sembrare dipinta da un artista minimalista. Ma è quando due maschi danzano che si rimane estasiati. Non si toccano, si sfiorano e saltano come in una sorta di capoeira ipnotica .. e per godere dello spettacolo che hai davanti agli occhi, nel silenzio rotto solo dai versi delle gru che annunciano il loro arrivo, alle volte, puoi anche dimenticarti di scattare.

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