L’Ibis Eremita e il progetto “Waldrappteam”

L'Ibis Eremita torna a volare in Austria e in Italia grazie a tanta passione e perseveranza.

Un mezzo ultraleggero che guida la migrazione di uno stormo di uccelli. Non è soltanto una scena del famoso film "L'incredibile volo", tutto questo è realtà, grazie ad uno dei progetti di conservazione più ambiziosi di sempre. Ogni anno i membri del Waldrappteam compiono delle migrazioni guidate, accompagnano nei siti di svernamento gli Ibis Eremita (Geronticus eremita), uno degli uccelli più minacciati al mondo. L'Ibis Eremita è un uccello migratore presente nell'Europa centrale fino al XVII secolo, a causa della caccia questa specie si è estinta in Europa. Attualmente si contano circa 500 esemplari allo stato selvatico, membri di una colonia stanziale presente lungo la costa Atlantica del Marocco, oltre ad altre colonie dipendenti dall'uomo che si trovano in Turchia, Spagna ed Austria.
L'Ibis Eremita è un uccello dall'aspetto buffo, ad alcuni potrà sembrare anche piuttosto brutto, la testa è priva di piume e circondata da un ciuffo di piume più lunghe, il piumaggio è di un nero iridescente con riflessi verdi e violacei. Il becco dell'Ibis Eremita è lungo e curvo, caratteristica che gli permette di estrarre le prede dal terreno.

Il Progetto Waldrappteam ha come obbiettivo quello di costituire una popolazione selvatica Europea di almeno 120 Ibis Eremita entro il 2019.
Gli Ibis vengono allevati dai membri del Waldrappteam, nei siti riproduttivi di Burghausen in Baviera e Kchul in Austria. Ogni anno vengono prelevati dagli zoo una quindicina di piccoli, cresciuti dai genitori adottivi, non hanno la possibilità di ereditare la rotta migratoria dagli adulti della loro specie, quindi vengono guidati con mezzi ultraleggeri fino all'Oasi di Orbetello dove sverneranno. Nel 2011 vi è stata per la prima volta una trasmissione di rotta fra uccelli che hanno raggiunto autonomamente l'area riproduttiva. Ad oggi infatti vi sono numerosi Ibis che riescono a compiere la migrazione senza l'aiuto dell'uomo.

Ogni Ibis è dotato di un numero e nome identificativo oltre ad un trasmettitore GPS ad energia solare, grazie ad esso è possibile monitorare la posizione e gli spostamenti di ogni esemplare. Per merito di questi trasmettitori è stato anche possibile constatare una piaga che rischia di compromettere la riuscita di questo progetto: il bracconaggio. Ogni anno nel nostro paese si registrano casi di abbattimento, basti pensare che dall'inizio del progetto, di circa 50 perdite almeno il 60% è da attribuire ai bracconieri Italiani. Un dato veramente preoccupante, se pensiamo alle altre specie protette, dove non abbiamo la possibilità di avere dei dati così precisi, questo ci dimostra come il bracconaggio sia ancora un problema molto serio in Italia.

Gli Ibis Eremita, come detto in precedenza, svernano nell'Oasi di Orbetello, da Settembre ad Aprile. E' facile incontrarli nei prati dell'Oasi e nei campi limitrofi, essendo animali cresciuti in cattività sono abituati alla presenza dell'uomo e molto confidenti. Mi è capitato diverse volte di incontrarli ed è stato davvero bello stare in mezzo a loro, a pochi metri da questi animali così importanti e preziosi.
Non mi resta che fare un in bocca al lupo a tutti i membri del Waldrappteam per la riuscita di questo ambizioso progetto e ringraziarli per tutto il lavoro che stanno facendo per riportare questo prezioso uccello nei nostri cieli!

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