Life Granatha e la salvaguardia delle brughiere dell’Appennino Toscano

Wildperegrine supporterà il progetto con le sue fotografie.

Ricordo ancora vivida la voce di mia nonna quando mi diceva di passarle la "granata". Per chi è vissuto in campagna, la "granata" era una scopa fatta da più mazzi di saggina o di scopa (Erica scoparia), nulla a che vedere con le scope industriali che usiamo tutti i giorni. È sempre così che ho immaginato la scopa della Befana.

In Toscana, più precisamente sull’Appennino Toscano lungo la dorsale del Pratomagno, le brughiere montane o come sono chiamati localmente “gli scopai”, sono stati da sempre utilizzati per la realizzazione delle scope e per la raccolta delle fascine per i forni.

L’abbandono delle zone montane, e conseguentemente la scomparsa dei mestieri tradizionali, tra cui appunto il taglio e la lavorazione delle eriche, ha messo a serio rischio gli ambienti di brughiera che vedono l’inarrestabile avanzata dei boschi.

È grazie al Programma LIFE (finanziato dall’UE) e a Natura 2000 (rete europea per la protezione e conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali) che nasce il progetto Life Granatha (GRowing AviaN in Apennine’s Tuscany HeathlAnds) che ha l’obiettivo di arrestare ed invertire la tendenza all’evoluzione e alla trasformazione degli ambienti di brughiera.

Succiacapre Life Granatha

Wildperegrine è lieta di collaborare al progetto fornendo visibilità (attraverso il suo network) ma soprattutto condividendo le foto scattate nei luoghi di interesse del progetto.

Abbiamo l’opportunità di approfondire l’argomento direttamente con Tommaso Campedelli Ornitologo di DREAM Italia che si è reso molto disponibile per un’intervista.

Ciao Tommaso, prima di tutto grazie per la disponibilità e per averci fatto scoprire questo interessante progetto. Potresti raccontarci brevemente di cosa si tratta?

Come avete già detto, il progetto Life Granatha ha l’obiettivo di tutelare le brughiere montane in modo da migliorare lo stato di conservazione di otto specie di uccelli legate a questi ambienti, le specie target del progetto. Tutte queste sono considerate rare o in diminuzione a livello europeo e perciò tutelate. Il progetto, iniziato nel 2017, è cofinanziato dal Programma LIFE, uno strumento dell’Unione Europea che finanzia progetti di conservazione della biodiversità e più in generale dell’ambiente. Numerose sono le azioni previste, dal ripristino delle brughiere attraverso il taglio e l’abbruciamento della vegetazione invasiva, al monitoraggio delle specie target che in questi habitat nidificano fino al ripristino di una filiera locale per l’utilizzo dell’erica, in particolare per la produzione delle scope. Complessivamente il progetto interessa oltre 170 ettari.

Hai accennato a specie target. Quali sono gli uccelli che si cerca di salvaguardare con il progetto?

Come dicevo, il progetto ha come obiettivo la tutela di otto specie di uccelli, tra cui la Magnanina comune (Sylvia undata), sicuramente quella maggiormente legata alle brughiere, l’Averla piccola (Lanius collurio), il Calandro (Anthus campestris), la Tottavilla (Lullula arborea), il Succiacapre (Caprimulgus europaeus), un uccello bellissimo di abitudini notturne, e tre specie di rapaci: l’Albanella minore (Circus pygargus), il Biancone (Circaetus gallicus) e il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus). Se volete conoscere qualcosa in più su queste specie andate su www.lifegranatha.eu/specie/

Sterpazzolina moltonii Life Granatha

A che punto è il progetto?

Il progetto è nel pieno delle attività. Abbiamo realizzato circa la metà degli interventi di ripristino previsti, mentre dal 2021 partiremo con le attività didattiche nelle scuole. Recentemente si è conclusa la procedura per l’individuazione dei soggetti interessati alla gestione produttiva delle brughiere e quindi alla produzione delle scope. Questa è la parte più delicata ed importante del progetto e con loro stiamo collaborando cercando di offrirgli tutto il supporto al fine di avviare un’attività sostenibile, sia dal punto di vista ambientale sia, ovviamente, da quello economico.

Il progetto finirà nel 2022. Se ho capito bene la conservazione della brughiera passa dallo sviluppo di una filiera per lo sfruttamento delle Eriche. Come mai questa fase è così importante?

Hai capito benissimo. Come dicevo prima, questo è uno degli aspetti più importanti del progetto e sicuramente l’obiettivo più ambizioso. Questi ambienti si sono conservati fino a quando l’uomo li ha gestiti direttamente. Il taglio periodico delle eriche, che hanno una formidabile capacità di rigenerazione anche dopo il fuoco e l’eliminazione delle altre specie di arbusti o giovani alberi erano operazioni molto comuni. Sapevi che negli anni ‘70 del secolo scorso, in tutto il Valdarno, si stima ci fossero oltre 600 persone coinvolte nel taglio delle eriche, senza contare poi quelle impegnate nella produzione delle scope. L’unico modo che abbiamo per garantire una conservazione duratura di questi ambienti è tornare a gestirli, seppur in maniera sostenibile, ovvero tenendo conto anche delle esigenze delle specie animali e vegetali che ci vivono. Per fare questo è fondamentale che l’erica torni ad avere un’importanza economica, altrimenti chi verrà mai a rifare le granate in montagna? Per questo il progetto fornisce un supporto a chi avvierà questa attività e non solo per quanto riguarda la disponibilità dei terreni, ma le attrezzature per il taglio, le aree di stoccaggio, un piano di gestione degli ericeti e, cosa ancora più importante, dei contratti di vendita con aziende del settore dell’igiene urbana. Questo aspetto, coniugare l’attività economica con la conservazione può apparire rischioso, forse poco romantico, ma è forse l’unica possibilità che abbiamo per conservare la biodiversità del pianeta.

Magnanina Life Granatha

Grazie per le preziose informazioni e speriamo che il progetto possa tutelare questo affascinante habitat ricco di biodiversità ma anche di opportunità. Noi di Wildperegrine, grazie alla supervisione e al supporto degli ornitologi che lavorano al progetto, dedicheremo una serie di articoli di approfondimento sulle specie target, il tutto corredato da foto inedite ed originali.

Grazie a voi del supporto e delle stupende foto che gentilmente state condividendo con il progetto. La fotografia naturalistica, purché fatta come nel vostro caso nel rispetto delle esigenze e della tranquillità degli animali, è un ottimo strumento di divulgazione e conoscenza nonché di documentazione.

È possibile seguire il progetto su www.lifegranatha.eu o alla pagina FB www.facebook.com/lifegranatha/.

Le foto delle specie target realizzate da Wildperegrine sono su www.lifegranatha.eu/galleria/.

Se volete essere sincronizzati sul progetto non vi resta che continuare a seguire il sito o inscriversi al gruppo Facebook di Wild Peregrine.

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