Il re del bosco

Cervo nella nebbia Pasquale Sannino

Data: 2 ottobre 2017.

Attrezzatura: Canon EOS 7D Mark II, Sigma 150-600mm F5-6.3 DG OS HSM Sports, Treppiede.

Dati scatto: ƒ/8.0, 600 mm, 1/50 sec, 640 ISO.

Era l'ottobre 2017 e quell’anno non ero riuscito ancora ad organizzare, per mancanza di tempo, una sessione fotografica per immortalare i cervi in amore.
Si decide, con Francesco Rossi, di organizzare una sessione di lunedì, le previsioni erano ottime, specie dopo un fine settimana di pioggia, e dopo il weekend ci sono meno persone in giro. Come al solito si parte nel cuore della notte per arrivare sul posto quando è ancora tutto buio. Il bramito ha questa particolarità, ci si apposta al buio e si aspetta l’alba per poter fotografare, la sessione non dura molto, più o meno dalle 7:30/8:00 alle 9:30 circa dopodiché i cervi spariscono nel bosco.

La prima difficoltà è ritrovare il posto dell’anno prima, al buio e con la vegetazione che cambia di anno in anno, è un’impresa non da poco. Ma questo è anche la parte divertente dell’esperienza. Riconoscere i punti di riferimento al buio e sbagliarli tutti è stato abbastanza comico. Alla fine, grazie a Google map (e alla visione da satellite) abbiamo individuato il posto.

Eravamo soli, un buio pesto e tante speranze per il mattino.

La pioggia dei giorni precedenti e la forte umidità però non hanno aiutato. Piano piano una fitta nebbia comincia a salire sulle pendici del monte, la speranza era che si fermasse o comunque che si potesse diradare in modo da poter portare a casa qualche scatto. Ma ahimè ci sembrava di essere in mezzo alle nuvole, ormai la sessione fotografica era compromessa. In realtà bisogna sapersi adattare e provare a realizzare qualcosa di buono anche in condizioni avverse.

Ad un certo punto ecco spuntare dal crinale un bellissimo cervo maschio, la sua imponenza mi riporta subito alla mente gli attributi "reale" e "nobile", nonché l’appellativo di "re del bosco", l’immagine mi si forma subito nella mente.
Luce scarsa e lenti buie, ma, dopo qualche tentativo impostando la giusta velocità di scatto, apertura ed ISO, si realizza una bellissima foto monocromatica. Questa foto, più di ogni altra fatta in precedenza, è quella che per ora mi lega a questo bellissimo animale e ai sui molteplici nomi.

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