Le Caratteristiche dell'elusivo ardeide e le nostre esperienze fotografiche
Presso l'Oasi di Alviano mi è capitato d'osservare un altra sua particolarità, il momento che molti fotografi aspettano quando si trovano un Tarabuso davanti all'obbiettivo: l'Airone Stellato quando si sente minacciato o semplicemente vuole scacciare un intruso dal suo territorio di pesca, assume un aspetto intimidatorio gonfiando il piumaggio del collo e della testa, una sorta di criniera di piume. Oltre all'Oasi di Alviano, abbiamo avuto il piacere di osservare il Tarabuso anche in Toscana, precisamente in Maremma e al Parco della Piana di Sesto Fiorentino, e più a nord nell'oasi della Lipu Centro cicogne e anatidi Racconigi in provincia di Cuneo in Piemonte. Il miglior capanno dove osservarlo al Parco della Piana di Sesto Fiorentino è sicuramente il capanno del ponte, dove lo si fotografa lungo il canneto che lo circonda. Per esperienza, posso affermare che al Parco della Piana di Sesto Fiorentino il Tarabuso è di passaggio ed è molto difficile vederlo, per cui è sempre bene consultare la pagina facebook (trovi le info nell'articolo sulla Querciola) sugli avvistamenti che avvengono all'interno del parco.
Altre segnalazioni, grazie al gruppo facebook legato al sito, arrivano dall'Oasi Naturale del Gabbianello, Fulvio (Flicker e 500px) ci conferma che il Tarabuso è una presenza costante degli ultimi 3/4 anni. Il miglior capanno dove fotografarlo è sicuramente il primo (lo si trova all'inizio del percorso sulla destra), è abbastanza basso e ben esposto alla luce del sole.
All'oasi della Lipu Centro cicogne e anatidi Racconigi l'Airone Stellato è di casa, spesso durante l'inverno diventa una star. Mi è capitato di osservare nell'inverno del 2017 un Tarabuso confidente e fotogenico. I migliori capanni sono quelli situati nel canneto sulla sinistra, una volta a pagamento, sono ora ad accesso libero per tutti i frequentatori dell'oasi di Racconigi. I capanni, da due a tre posti, sono dislocati lungo una zona con argine basso, infatti mi è capitato di trovare diversi fotografi che, trovando i capanni occupati, si fermano a fotografare lungo l'argine con conseguente allontanamento dell'airone. Prima delle bonifiche delle paludi, era molto diffuso in Sardegna, e il suo canto, udibile di notte e all'alba, era incofondibile (i locali lo chiamavano boi forraiu), speriamo di risentirlo presto in tutta Italia.